L'e-commerce e le vendite multicanale sono in crescita. Ma con la stagnazione della domanda dei consumi, la tracciabilità diventa un fattore ancora più critico per migliorare i margini e i livelli delle scorte.

Web shopper e utenti mobili: indicatori della nuova economia?

L’approccio tradizionale alla segmentazione dei consumatori sta diventando meno efficace, il che sta influenzando il modo di operare dei rivenditori e la loro migrazione verso modelli omnicanale o multicanale. Così come comunemente definito, il retail multi/omnicanale permette al cliente di ordinare da qualsiasi location e di farsi spedire la merce ovunque, in base alle sue preferenze. 

Questa tendenza è stata alimentata dall'ubiquità del web e degli smartphone. Ciò significa che le aspettative dei clienti sono cambiate drasticamente, infatti si aspettano di poter cambiare i canali per ordinare online ed effettuare la consegna in un punto vendita, restituire ordini effettuati online a un punto vendita, controllare la disponibilità dello stock e preordinare nel punto vendita.

L'onnipresenza del web come piattaforma di vendita essenziale e la crescita esponenziale degli smartphone come ulteriore strumento di comunicazione, hanno cambiato completamente le cose. I rivenditori più grandi lo hanno capito e hanno reagito rapidamente, ma lo stesso non vale sempre per i rivenditori più piccoli.

La visibilità in tempo reale è un fattore critico per la sopravvivenza

Per competere con i grandi rivenditori, i piccoli devono tenere incessantemente sotto controllo i costi e i livelli delle scorte. Oggi un rivenditore attento, grande o piccolo, ha bisogno di sistemi che consentano di visualizzare le scorte online e siano integrati a livello centrale con i sistemi di gestione del magazzino, per monitorare in tempo reale i livelli di disponibilità dei prodotti.

Per realizzare un'efficace strategia aziendale multi/omnicanale, un rivenditore deve conoscere lo stock presente nei suoi numerosi punti vendita e magazzini ed essere in grado di identificare rapidamente il modo più conveniente per consegnare al cliente l'articolo richiesto, al costo più basso e nel più breve tempo possibile. Un database che mostra i livelli delle scorte in tempo reale favorisce anche la vendita online, la vendita mobile, la ricostituzione delle scorte, i pagamenti, i resi e in definitiva il cash flow.

Questo metodo di lavoro richiede una nuova infrastruttura di magazzino, con "zone" diverse per soddisfare le molte variabili presenti negli ordini: esecuzione ordini ecommerce, Clicca e Ritira, ricostituzione delle scorte. A questa lista si aggiunge la necessità di gestire i trasferimenti per supportare le vendite Clicca e Ritira e i resi in arrivo.

La logistica inversa influenza i pagamenti in mobilità

I resi sono un argomento caldo perché i rivenditori si sono organizzati per vendere, non per gestire i resi. Fino al 33% delle vendite deve essere riportato all’interno della supply chain. Si possono prevedere anche volumi maggiori di resi perché la gente acquista sempre più d'impulso e le aspettative dei clienti sono elevate.

Una buona politica multicanale per i resi si può tradurre in un potenziale aumento delle vendite, infatti i consumatori incontrerebbero meno difficoltà a restituire articoli non rispondenti a quanto desiderato.

In alternativa all'RFID, la tecnologia basata sulle immagini può automatizzare la gestione dei resi su vasta scala – procedura che, altrimenti, è ad uso intensivo di manodopera – limitando gli interventi manuali richiesti e mantenendo alti livelli di accuratezza.

I pagamenti in mobilità collegati ai resi si diffonderanno sempre più perché permettono ai rivenditori di adeguare cash flow e gestione dello stock.  I pagamenti immediati, che integrano pagamenti alla consegna o rimborsi al momento del reso, facilitati da applicazioni mobili offerte da partner logistici, sono già disponibili e costituiscono un buon esempio di questa tendenza.

Il lancio di molte soluzioni AutoID per rivenditori medio-piccoli dimostra che questi mancano di risorse e visibilità per mantenere in efficienza un sistema così complesso. Senza un sistema di monitoraggio a prova di errore e servizi di assistenza 24/7, un blocco nel processo di consegna è inevitabile, il che potrebbe rivelarsi fatale per un rivenditore attivo nell'e-commerce, con pagamenti in mobilità.

"Una buona politica multicanale dei resi si traduce con un aumento potenziale delle vendite in quanto i clienti incontrano meno difficoltà in caso di restituzione della merce."

Una tracciabilità completa permette di sopravvivere nel retail

In un ambiente in cui i volumi di vendita non aumentano, è importante identificare indicatori di performance affidabili - p.e. in grado di generare i massimi profitti possibili per la vendita e valutare il rendimento del capitale impiegato. Di conseguenza molti rivenditori dovranno razionalizzare la gamma di prodotti esistenti per concentrarsi su quelli ad alta performance, che offrono il massimo rendimento del capitale impiegato.

Ottimizzare la gestione delle scorte significa anche maggiore polarità tra le tipologie di articoli offerti, con un aumento della domanda previsto per linee di consumo a basso costo o per articoli extralusso e alcune opzioni intermedie. Questa polarizzazione si rispecchia nei negozi del centro città,  dove gli ultrasconti e i marchi di fascia alta sono i migliori performer.

Un'elevata concorrenza significa prestare molta attenzione al taglio dei costi. Oltre alla razionalizzazione, i costi si possono ridurre tagliando i volumi di scorte. Ciò minimizza il rischio, ma ridurre le scorte nella supply chain vuole dire velocizzare i tempi di rotazione dal magazzino al punto vendita, per ridurre al minimo la mancanza degli articoli. Per ridurre i costi di movimentazione e accelerare i tempi di rotazione si stanno diffondendo tecniche come il cross docking.